LA PERSONALITÀ GIURIDICA AMBIENTALE
La difesa dell’ambiente e della natura è un imperativo attuale in tutti i paesi del mondo.
La normativa italiana, tuttavia, è ancorata a retaggi tradizionali e il Codice Civile vede ancora le risorse naturali come un territorio di conquista e appropriazione la cui tutela è lasciata ai singoli o alle associazioni.
La palese carenza di regole in merito alle gestione delle spiagge e dei mari, ad esempio, riflette una mentalità arretrata e senza alcuna prospettiva di lungo termine.
Esiste però un’alternativa.
Occorre un cambio di paradigma rispetto alla tradizionale visione dell’ambiente che consenta alla stessa natura di potersi difendere in ambito legale.
Una possibile soluzione sarebbe quella di riconoscere all’ambiente la personalità giuridica e dotarlo così di rappresentatività in giudizio.
Una persona, inoltre, non può essere posseduta da nessuno, e senza la possibilità di utilizzazione privata o commerciale di risorse naturali si raggiungerebbe lo scopo di una tutela indeterminata di una realtà naturale.
Tale entità, poi, potrebbe agire in giudizio per richiedere un risarcimento per danni subiti ad esempio a causa dell’inquinamento o di una errata utilizzazione delle sue risorse in aree soggette allo sfruttamento intensivo illegale o allo scarico di rifiuti (si pensi al caso della c.d. “Terra dei fuochi”).
Al fine di realizzare tale obiettivo, tuttavia, sarebbe necessario che lo Stato Italiano approvasse una normativa da un lato in grado di rendere possibile il riconoscimento della personalità giuridica ambientale, stabilendo anche un ufficio statale in grado di concretamente rappresentarla e farne gli interessi (il Ministero dell’Ambiente ad esempio) e dall’altro sancirne i diritti e i doveri.
Questa proposta, per quanto provocatoria, è già stata messa in pratica in altri paesi.
In India i fiumi Gange e Yamuna, sacri per gli Indù, sono dal 2017 considerati persone giuridiche al fine di tutelarli dallo sfruttamento e dall’inquinamento.
Nel 2018 la Corte Suprema della Colombia ha riconosciuto l’area del Rio delle Amazzoni come una “entità avente diritti e beneficiaria di protezione, tutela, manutenzione e ripristino”.
Un riconoscimento della personalità giuridica ambientale consentirebbe alle nuove generazioni di godere delle stesse risorse naturali delle quali avevano goduto le precedenti, senza assistere al loro saccheggio.
Il successo di tale operazione sarebbe sia sul versante ambientale, che economico, evitando un sovrasfruttamento delle risorse finite e consentendo così una indeterminata prosperità (si pensi alle risorse idriche, ghiacciai, spiagge e patrimonio ittico).
La nostra nazione, che della sua natura dovrebbe fare tesoro, dovrebbe muoversi in tal senso, affrontando la questione a livello normativo e approntando una legislazione moderna ed efficace.